L’incastro disfunzionale tra narcisista e dipendente

Quali sono le cause e come scioglierlo
I soggetti con struttura di personalità dipendente che tendono a dare, sacrificarsi e consumarsi per i bisogni e i desideri degli altri, non sanno come interrompere o evitare relazioni con soggetti narcisisti.
Vengono attratti da persone che incarnano l’esatto opposto del loro stile passivo, sottomesso e acquiescente e cioè da egoisti, autocentrati, controllanti e dunque altamente nocivi per il loro benessere.
Come sciogliere questo incastro?
I narcisisti attraggono i soggetti con tratti dipendenti con il loro fascino, la sicurezza, l’audacia e la personalità dominante.
All’inizio del rapporto, nella fase detta della “luna di miele”, la relazione sembra armoniosa e appagante ma dopo un po’ emergono i conflitti, l’atteggiamento trascurante del narcisista e la sensazione di essere in trappola. Nonostante il caos e il malessere, nessuno dei due partner osa porre fine alla relazione.
Ognuno dei due mantiene il suo ruolo, come in una danza: il narcisista guida e il dipendente lo segue. I loro ruoli sembrano così naturali perché, in realtà ,li hanno giocati da sempre nella loro vita. La persona dipendente tende a cedere il suo potere mentre il narcisista si nutre del controllo e del potere che esercita sull’altro, così l’incastro risulta perfetto. Nessuno pesta i piedi all’altro.
In genere i dipendenti danno molto più di ciò che ricevono dai loro partner e continuano ingenuamente ad aspettare il momento in cui finalmente i loro partner narcisisti riusciranno a vederli veramente e a comprendere i loro bisogni.
I dipendenti confondono l’aver cura e il sacrificio con la lealtà e l’amore. Nonostante siano fieri della loro incrollabile dedizione alla persona che amano, finiscono col sentirsi usati e non apprezzati. Meritano di essere amati ma scegliendo un partner narcisista, non realizzano i loro desideri e così, lentamente e silenziosamente, ingoiano la loro infelicità.
I dipendenti sono essenzialmente intrappolati in un meccanismo in cui si ritrovano a dare e sacrificarsi senza la possibilità di essere contraccambiati dal partner.
Fingono di star bene dentro la relazione ma, in realtà, senza accorgersene, inconsapevolmente, nutrono sentimenti di rabbia, amarezza e tristezza. Sono convinti che non troveranno mai un partner che li amerà per quello che sono. La loro bassa autostima e il loro pessimismo si manifesta in una forma di impotenza appresa che li tiene bloccati in questo incastro.
Ai narcisisti piacciono i dipendenti, sono attratti da partner che sembrano perfetti per loro: qualcuno che gli lasci condurre le danze e li faccia sentire potenti, competenti e apprezzati. In altre parole i narcisisti si sentono più a loro agio con partner che assecondano il loro stile egocentrico e sfacciatamente egoista. Riescono a mantenere il loro ruolo di leader nella relazione perché trovano sempre partner mancanti di sicurezza e autostima. In questo modo riescono ad avere il controllo totale sul partner e sulla relazione.
Nonostante i soggetti dipendenti desiderino una relazione armoniosa ed equilibrata, inconsapevolmente sabotano questo desiderio sano scegliendo partner dai quali sono inizialmente attratti ma che alla fine mal sopportano.
Quando hanno la possibilità di interrompere la relazione con un narcisista e iniziarne una più sana, in genere scelgono di continuare la relazione disfunzionale.
Non osano lasciare il partner narcisista perché la loro mancanza di autostima e rispetto di sé li fa sentire come se non potessero ambire a nulla di meglio. Stare da soli equivale a sentirsi soli al mondo e la solitudine è troppo angosciosa da sopportare, così preferiscono rimanere dentro una relazione che in realtà non fa che alimentare questo senso di solitudine profondo.
Vittime del loro profondo senso di impotenza, i dipendenti sono incapaci di scegliere partner con i quali costruire una relazione di reciprocità e amore.
La scelta di partner narcisisti è connessa al loro bisogno inconscio di trovare una persona “familiare”, qualcuno che gli richiami alla mente la loro infanzia e i sentimenti di impotenza che probabilmente l’hanno caratterizzata.
Spesso le persone dipendenti sono state figlie di genitori che hanno costruito con loro dinamiche relazionali disfunzionali “narcisista/dipendente”.
La loro paura di essere soli, la compulsione al controllo e l’abitudine al loro ruolo di martiri, eternamente devoti e pazienti è una conseguenza del loro antico e mai soddisfatto, bisogno di essere amati, rispettati e curati, quando erano dei bambini.
Nonostante desiderino un amore incondizionato co-costruiscono, insieme ai partner narcisisti che scelgono, il loro triste destino di solitudine e infelicità.
Fino a quando non decidono di esplorare e comprendere le radici psicologiche che li portano a costruire relazioni di questo tipo, rimangono tristemente intrappolati in questo doloroso incastro di infelicità.
Aver cura e occuparsi di se stessi è il primo passo per attivare un cambiamento profondo, emanciparsi da antichi automatismi e iniziare a vivere relazioni più sane.
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