La Gruppoanalisi
La gruppoanalisi concepisce l’individuo come nodo di una fitta rete di relazioni inconsce che investono la sua sfera biologica, sociale, culturale ed economica. Nel momento stesso in cui si viene al mondo, si entra a far parte di una costellazione di gruppi di appartenenza che, a diversi livelli, contribuiscono alla costruzione della nostra struttura psichica.
È innanzitutto la famiglia, come gruppo fondante della vita umana, a fornire, nel tempo e attraverso le generazioni, quel patrimonio di modelli mentali inconsci attraverso i quali ciascun individuo entra in relazione col mondo. La famiglia rappresenta il primo apparato di significazione della realtà, a partire dal quale ciascun individuo sviluppa la sua identità come complesso di relazioni, cultura e valori interiorizzati.
Partendo da questo presupposto, il modello gruppoanalitico guarda al malessere dell’individuo come espressione di un malessere più ampio che affonda le sue radici nei suoi gruppi di appartenenza e nelle trame relazionali inconsce fondanti la sua identità. Il sintomo, quindi è un segnale di una sofferenza più profonda che chiede di essere vista e compresa; una richiesta di aiuto che chiede di essere accolta.
“Considero il paziente che mi sta di fronte come l’anello di una lunga catena, un punto nodale in una rete di interazioni, la quale è la vera sede dei processi che portano tanto alla malattia che alla guarigione”
S. Foulkes
Sia che si lavori in un assetto individuale, di coppia, familiare o di gruppo il percorso di cura è innanzitutto uno spazio sicuro in cui poter fare esperienza dell’ascolto comprensivo e non giudicante del terapeuta. Il percorso psicoterapeutico consente di riattraversare e comprendere profondamente le origini del disagio e soprattutto di esplorare e costruire un modo di vivere che risponda ai desideri autentici ed alle possibilità reali della propria individualità;
“Guarire è diventare se stessi”
Alejandro Jodorowsky
Ciò è possibile emancipandosi da quegli automatismi e da quei condizionamenti che agiscono inconsapevolmente dentro la persona e maturando uno sguardo ed un atteggiamento creativo rispetto la propria vita. A partire dal sintomo manifesto, attraverso l’espressione dei propri vissuti e la narrazione della propria storia personale si promuove l’istituzione di una relazione innovativa tra sé stessi, la propria vita, il proprio ambiente, ed in definitiva la propria storia. Ciascun percorso di cura e gli aspetti che lo caratterizzano (frequenza degli incontri, durata complessiva del percorso, incontri individuali, di coppia, con la famiglia, terapia di gruppo, onorario) sono unici ed irripetibili, perché frutto di una co-costruzione che vede attivamente impegnati sia il terapeuta che il paziente, tenendo conto dell’opportunità della specifica situazione terapeutica.