Che Ansia!! M’è preso il panico!!!
Quando una risposta fisiologica può trasformarsi in disturbo invalidante
“Che ansia!!!” “Mi è preso il panico”
Sempre più spesso frasi di questo tipo vengono utilizzate nel linguaggio comune per indicare i vissuti più disparati, una paura improvvisa, un senso di tensione o di blocco, ma cosa si intende esattamente quando si parla di ansia o attacco di panico? Ansia è un termine che utilizziamo per descrivere sentimenti di malessere, preoccupazione e paura. Indica sia sensazioni fisiche che emotive che si provano quando si è preoccupati o nervosi per qualcosa.
Sebbene non sia piacevole, è correlata alla risposta “attacco-fuga”, ossia la nostra reazione biologica quando ci sentiamo minacciati. Ci si può sentire ansiosi al pensiero di un evento stressante o se si deve prendere una decisione che ha un impatto importante sulla nostra vita. Per esempio nel sostenere un esame, andare in ospedale, sostenere un colloquio di lavoro, iniziare un nuovo lavoro, cambiare casa, avere un bambino, ricevere una diagnosi di malattia, decidere di sposarsi o di divorziare. In situazioni del genere, è comprensibile essere preoccupati della nostra prestazione o di cosa accadrà.
Per un breve periodo può essere anche difficile dormire, mangiare e concentrarsi. Generalmente, dopo un po’, quando la situazione ha trovato il suo assetto, le sensazioni di preoccupazione passano.
Cosa è la risposta di “attacco-fuga”?
Come tutti gli altri animali, gli esseri umani hanno sviluppato modi per proteggersi da situazioni pericolose. Quando ci sentiamo in pericolo il nostro corpo rilascia ormoni, come l’adrenalina o il cortisolo, che preparano fisicamente a combattere o fuggire da un pericolo. Questi ormoni possono allertarci, così da agire più velocemente. Accelerano i battiti del nostro cuore, per portare rapidamente il sangue dove ce n’è più bisogno.
Quando sentiamo che il pericolo è passato, il nostro corpo rilascia altri ormoni per aiutare i nostri muscoli a rilassarsi, il che può farci tremare. Questo è quel che viene definito risposta “attacco-fuga” – è qualcosa che succede automaticamente al nostro corpo e che non controlliamo.
Nella società attuale raramente affrontiamo situazioni che necessitino dell’attivazione di una risposta “attacco-fuga” ma la nostra risposta biologica, al sentirsi minacciati, è la stessa.
Quando l’ansia diventa un problema?
Giacché l’ansia è una normale esperienza umana, è difficile sapere quando rischia di diventare un problema ma se le sensazioni d‘ansia diventano molto forti o durano per un lungo periodo, possono essere soffocanti e disturbanti. L’ansia può essere vissuta in modo diverso da ciascuno. Alcune delle sensazioni fisiche e psicologiche ricorrenti sono:
- Nausea
- Tensione muscolare e mal di testa
- Capogiri o vertigini
- Respirazione accelerata
- Sudorazione o vampate calde
- Aumento della pressione sanguigna
- Difficoltà a dormire
- Bisogno frequente di andare in bagno
- Pensare ripetutamente ad una determinata situazione (rimuginio)
- Sentirsi inquieti e incapaci di concentrarsi
- Sentirsi storditi
- Sentire un senso di terrore
A lungo termine, l’ansia può avere conseguenze sul nostro benessere psicofisico e portare a sviluppare disturbi del sonno, depressione, abbassamento delle difese immunitarie e dunque maggiore sensibilità ad alcune malattie fisiche. Possono verificarsi conseguenze anche su aspetti della vita di ogni giorno come mantenere un lavoro, creare e mantenere relazioni o, semplicemente, godere del proprio tempo libero.
Le esperienze del passato e la qualità delle nostre relazioni possono contribuire all’insorgere di problematiche ansiose.
Se si è vissuto qualcosa di stressante, in passato, si può essere ansiosi nel dover affrontare, nel presente, situazioni similari che evochino stati di stress similari.
Sentirsi ansiosi può essere anche qualcosa di appreso precocemente. Per esempio, se i nostri genitori o chi si è occupato di noi da bambini, tendevano a percepire il mondo come ostile o pericoloso, si può apprendere a percepirlo allo stesso modo.
Anche lo stile di vita e il modo in cui spendiamo il nostro tempo può influire sul nostro benessere. Alcuni aspetti che possono contribuire all’insorgere di stati ansiosi:
- Stress o stanchezza
- Lunghe ore di lavoro
- Pressioni a casa, al lavoro, nello studio
- Problemi economici
- Alimentazione scorretta: alcuni cibi possono mimare i sintomi dell’ansia, per esempio, bere molta caffeina oppure mangiare molti zuccheri o al contrario una dieta molto povera.
Cosa si intende per Attacco di Panico?
Un attacco di panico è un’esagerazione della risposta normale del nostro corpo alla paura, lo stress o l’eccitazione; è un rapido incremento di opprimenti sensazioni fisiche, come:
Sensazione di svenire
Sudorazione
Nausea
Dolore al petto
Sensazione di soffocamento
Sensazione di tremore
Sentirsi sconnessi dal proprio corpo
Durante un attacco di panico si può avere la sensazione di perdere il controllo, star per svenire, per aver un attacco di cuore, star per morire.
Quando si verifica un attacco di panico?
È diverso per ciascuno. Alcuni riescono a focalizzare e comprendere situazioni o luoghi che possono suscitare, in loro, un attacco di panico, per altri sopraggiunge senza avvertimento, a caso.
Attacchi di panico notturni
Gli attacchi di panico possono verificarsi durante la notte mentre si è addormentati e svegliarci. Ciò può accadere quando il nostro cervello è molto allertato, per via dell’ansia e i piccoli cambiamenti del corpo vengono interpretati come segni di pericolo Provare un attacco di panico durante la notte può essere molto spaventoso, ci si può sentire confusi riguardo ciò che sta accadendo e incapaci di poter fare qualcosa per evitarlo.
Quanto dura un attacco di panico?
Molti attacchi di panico durano dai 5 ai 20 minuti. Possono sopraggiungere molto velocemente e i sintomi raggiungono il loro picco in 10 minuti. Qualche volta si possono provare i sintomi di un attacco di panico per più di un’ora, se succede si stanno verificando più attacchi di panico in successione oppure un alto livello d’ansia segue l’iniziale attacco di panico.
Quanto spesso possono verificarsi?
È differente da persona a persona. Si può avere un unico attacco di panico in tutta la propria vita, una volta al mese o anche una volta alla settimana.
Sia per l’ansia che per gli attacchi di panico può aiutare parlare con qualcuno di cui ci si fida, fare esercizi di respirazione, deviare il focus dai pensieri ansiogeni, ascoltare musica, fare esercizio fisico, mangiare in modo sano.
Nel caso in cui ansia e attacchi di panico si presentino con un’intensità e una frequenza tale da minare la nostra qualità di vita può essere utile richiedere una consulenza psicologica. Ognuno di noi ha una storia di vita diversa e, anche se la sintomatologia può essere simile, le origini, il senso del proprio malessere così come le risorse di cui ciascuno di noi dispone sono diverse ed è dunque diverso il percorso che conduce al proprio benessere.
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